Tecnico veterinario, cosa fa all’interno di un ambulatorio

tecnico veterinario

Chi ama gli animali e vuole fare della sua passione un lavoro, può chiedersi quali siano le diverse mansioni all’interno di un ambulatorio veterinario. Tra le tante professionalità di chi si prende cura degli animali domestici spicca il tecnico veterinario, quasi sempre presente negli ambulatori e valido alleato del medico curante.

Il tecnico veterinario, una figura poco riconosciuta in Italia

La figura dell’assistente tecnico veterinario è stata ufficializzata in Italia pochi anni fa: è del 2015 il contratto CCNL Confprofessioni che nomina per la prima volta chi svolge questo mestiere. Eppure assistenti, segretarie, aiutanti, tecnici e tecniche veterinarie sono presenti negli studi da molto più tempo.

Il problema principale è stato proprio definire i contorni e le mansioni. Chi è il tecnico veterinario e cosa fa? Di fatto è un o una professionista in grado di assistere il medico veterinario in tutte le sue mansioni. Ciò comprende l’assistenza ai clienti in studio, ma anche l’aiuto pratico nei momenti di cura e durante gli interventi.

Il ruolo dell’assistente tecnico veterinario secondo l’ufficializzazione

Seppure ufficializzata dal punto di vista contrattuale, questa professione mantiene dei contorni nebulosi sul piano pratico. Sono soprattutto i clienti ad avere difficoltà nell’inquadrare il tecnico veterinario come professionista che si occupa dei loro animali.

L’assistente può avere tra le sue mansioni:

  • l’accoglienza dei clienti in studio;
  • la gestione del rapporto tra veterinario e pet owner;
  • l’assistenza al chirurgo veterinario durante le operazioni;
  • il trattamento di documenti clinici e amministrativi;
  • alcune procedure come il prelievo di sangue, l’applicazione di cateteri, la somministrazione di farmaci ai pet.

Di fatto, all’interno di un ambulatorio veterinario svolge mansioni infermieristiche, equiparabili a chi lavora come infermiere al pronto soccorso di un ospedale per umani.

Quali competenze deve avere un tecnico veterinario

Diventare tecnico veterinario prevede un percorso di studi specifico, in una scuola di specializzazione della durata di due anni. Anche chi ha la laurea triennale in Veterinaria può dedicarsi a questa professione. Oltre al titolo di studi però sono importanti molte altre capacità personali e professionali.

L’assistente tecnico veterinario è prima di tutto un tramite tra il medico e il pet owner, quindi deve essere dotato o dotata di grande empatia. Si tratta della persona che, nella maggior parte dei casi, gestirà le lamentele e spiegherà la posologia dei farmaci, o che manterrà la calma quando un animale o il suo padrone perdono le staffe in sala d’attesa.

Importantissimo anche conoscere tutte le norme sanitarie e l’ambiente chirurgico perché, anche se non effettuerà operazioni da solo o da sola, potrebbe fungere da assistente di procedure complesse. Riconoscere gli strumenti, saper aiutare il professionista che sta effettuando l’operazione e mantenere il sangue freddo sono doti sempre apprezzate.

Perché alcuni studi non hanno il tecnico veterinario?

Purtroppo molti veterinari che lavorano in proprio hanno difficoltà a mantenere lo studio in ordine e bene organizzato. Si trovano da soli a gestire appuntamenti, visite, fatture, richieste dei clienti e necessità dei pet. Per questo potrebbero avere un bisogno disperato dell’aiuto di un assistente tecnico veterinario, o magari due. Qual è la soluzione per i piccoli studi in cui non si possono assumere diverse figure? Demandare la parte amministrativa è un bel sollievo. Con Veterly gestire appuntamenti e calendario è più facile, così come controllare che tutti i pagamenti siano stati effettuati e le fatture inviate.

Risolte le questioni burocratiche, il tecnico veterinario può fare ciò per cui ha veramente una passione: aiutare i professionisti nella cura degli animali. In questo modo un solo assistente tecnico veterinario può gestire più medici dello stesso ambulatorio, o effettuare le visite veterinarie a domicilio al posto loro quando si tratta di interventi di tipo infermieristico. O ancora tranquillizzare i pet che attendono il loro turno mentre il software si occupa della gestione amministrativa.

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