Farmaci umani per uso veterinario? Attenzione ai rischi

farmaci umani per uso veterinario

Si possono prescrivere antibiotici ad uso veterinario, anche se sono stati concepiti per gli esseri umani? Sì, ma ci sono alcune considerazioni da fare sulla scelta del farmaco e la sua disponibilità. 

È del 14 aprile 2021 il Decreto del Ministero della Salute che regola la prescrizione di farmaci umani per uso veterinario. Il Ministro Roberto Speranza ha firmato il decreto su insistenza delle associazioni animaliste, in prima linea per permettere che le famiglie italiane in cui è presente un pet possano prendersene cura con minore impatto sul bilancio familiare. 

La scelta di permettere farmaci umani per uso veterinario è dettata infatti dal costo esorbitante, per alcuni cittadini e alcune famiglie italiane, di assicurare la salute dei propri animali domestici. Basta fare un esempio per capire la portata di questa scelta: gli antibiotici ad uso veterinario costano infatti fino a 8 volte di più dei loro equivalenti umani

Applicazioni e limiti del decreto sui farmaci umani per uso veterinario

Il decreto stabilisce che i farmaci umani possono essere prescritti agli animali domestici solo nel caso in cui «il farmaco veterinario e quello umano contengano esattamente gli stessi principi attivi». Un esempio su tutti? L’Amoxicillina, che come farmaco umano costa poco più di 3€. L’antibiotico per uso veterinario equivalente arriva a quasi 24€, pur trattandosi della stessa molecola. 

La richiesta delle associazioni animaliste, infatti, nasce proprio dalla difficoltà di acquistare farmaci e fermenti lattici ad uso veterinario da parte dei pet owners, che possono essere perfino costretti a rinunciare alle cure per i propri amici animali. Il costo delle cure infatti scoraggia le famiglie ad assicurare la salute dei propri pet e a volte impedisce del tutto che un amico a quattro zampe entri in casa. 

Il decreto per la somministrazione di farmaci umani ad uso veterinario mira a ridurre l’impatto delle spese mediche per i pet proprio per far sì che ogni individuo o famiglia che abbia un animale in casa possa assicurare la sua salute e il suo benessere. Ma ci sono anche delle controindicazioni. 

Quando i farmaci umani per uso veterinario sono sconsigliati

Secondo il decreto, le uniche persone in grado di prescrivere farmaci umani ai nostri pet sono i veterinari: i professionisti della salute dei nostri animali sapranno stabilire se un farmaco o un integratore può essere usato indifferentemente per pazienti a due o a quattro zampe. 

Anche la disponibilità dei singoli farmaci incide sulla possibilità di prescriverli a cani e gatti. Un elenco di antibiotici per uso veterinario distingue tra quelli sempre prescrivibili e quelli che invece andrebbero usati solo in casi straordinari, per evitare che le scorte in farmacia finiscano e lascino qualche paziente a corto di farmaci salvavita. 

Il veterinario sarà quindi in grado di stabilire quali antibiotici possano essere sostituiti da quelli umani e quali invece debbano essere necessariamente formulati per l’uso veterinario. Questa scelta dipende sia dal tipo di farmaco e dalla sua disponibilità sul territorio, sia dalle specifiche condizioni di salute del pet che si vuole curare. 

Cosa ne pensano i veterinari?

«Prendersi cura sempre meglio della salute degli animali da compagnia non è solo un gesto d’affetto e di riconoscenza» ha dichiarato il Ministro della Salute al momento di firmare il decreto. «Significa garantire un’importante funzione relazionale e sociale che gli animali svolgono verso gli umani e tutelare la salute seguendo l’ottica One Health, un approccio che tiene insieme il nostro benessere, quello degli animali e quello dell’ambiente».

Ma cosa ne pensano i veterinari? Sicuramente permettere la prescrizione di farmaci umani a uso veterinario agevola la cura dei pet da parte delle famiglie e degli individui che non potrebbero permettersi dei farmaci veterinari specifici. D’altra parte, però, l’elenco degli antibiotici per uso veterinario che non possono essere sostituiti da quelli umani è molto lungo e la loro prescrizione dipende dalla quantità di scorte che l’AIFA dichiara periodicamente. 

Inoltre, si palesa un rischio per gli animali d’affezione italiani: che i pet owners scelgano farmaci umani ad uso veterinario senza prima consultare i professionisti. Noi di Veterly consigliamo sempre di seguire le indicazioni del veterinario di fiducia e di usare l’app per le comunicazioni con il dottore ogni volta che si palesa il dubbio che un farmaco non sia adatto alla cura degli animali. 

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